QUI EOLIE (vedi news precedente)
La scalata allo Stromboli
Mercoledì 20 maggio mattina siamo partiti per Stromboli, l’isola più a est tra quelle che formano l’arcipelago delle Eolie.
Dopo una tranquilla e piacevole traversata sulla ormai mitica motonave “Merenda”, siamo arrivati alla bella isola: come ci ha insegnato Andrea Caretto, il nostro vulcanologo, la presenza di un vulcano fa sì che nel territorio ci siano spiccati caratteri estetici e la salita allo Stromboli è stata la più bella lezione: osservare la natura è “viverla” e percepirla attraverso i sensi.
Dopo un buon pranzo e un po’ di riposo, nel tardo pomeriggio abbiamo iniziato la nostra ascesa al cratere, accompagnati dalle guide locali.
La salita è stata impegnativa ma la presenza motivante e il passo della nostra guida Mario, detto Zazà, hanno reso tutto più sereno. I tratti più impegnativi sono stati smorzati dalle risate e dalle battute dei ragazzi; durante la camminata, il nostro corredo sensoriale ha fatto sì che percepissimo la natura che ci circonda in maniera diversa dal solito: il nostro camminare non è stato solo funzionale, ma ha avuto qui un senso più profondo.
Abbiamo osservato la grande diversità biologica e geologica del vulcano, insieme alle sue attività piroclastiche. Impagabile è stata la soddisfazione di essere saliti a 927 metri, il “tetto” delle Eolie, e osservare gli scorci mozzafiato del tramonto sul Tirreno.
Che bella lezione di geologia questa: studiare sul campo, vedere ed interpretare ciò che ci circonda. Come già diceva il naturalista David Orr, “tutta l’educazione è educazione ambientale”. Noi siamo parte di un sistema e questa esperienza non è stata solo uno scatto della regolare attività didattica, ma è già diventata patrimonio della nostra persona.
Questa gita è stata un’esperienza didattica e umana forte, grazie anche all’energia unica di questo paesaggio, un’esperienza di formazione e conoscenza anche del nostro corpo in un ambiente non noto.
Grazie Eolie!
Prof.ssa Sara Blandini