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26 aprile, sesta tappa: da Arzua a Monte do Gozo. Km 35.
Stanchezza. Questa è la parola giusta per descrivere la penultima tappa del Cammino.
Dopo esserci svegliati alle sei e mezza ed esserci preparati, abbiamo iniziato a percorrere gli ultimi 35 km. che ci separavano da Monte do Gozo.
I dolori alle gambe e alle spalle si sentivano già dopo pochi chilometri, ma nonostante ciò molti di noi erano motivati ad arrivare fino in fondo perché sapevamo che potevamo farcela. La natura in questa tappa si è rivelata unica nel suo genere con alte colline disseminate di fitti boschi di lecci centenari.
Ripide salite, improvvisi acquazzoni e vesciche ai piedi non ci hanno fermati; infatti molti di noi, dopo lunghe riflessioni svolte durante il pranzo, hanno deciso di percorrere tutta la tappa senza usare il pullman.
Si può dire che poco prima di arrivare a destinazione in tanti erano abbattuti emotivamente e sembrava che le distanze continuassero ad aumentare anziché diminuire, anche perché la destinazione di oggi era la cima di una collina non semplice da scalare.
Lungo il tragitto ci siamo ritrovati in un bel gruppo e ci siamo motivati, anche con momenti di follia collettiva, riuscendo a raggiungere la meta con animo sereno. Quando siamo arrivati a Monte do Gozo siamo stati tutti entusiasti e incredibilmente felici di poterci rinfrescare con una doccia e di fare finalmente riposare le nostre gambe. Cena al freddo in un ristorante qui vicino e ora… tutti a letto finalmente!
Stefano Malorgio, Matteo Cipelletti