Libertà va cercando: è questo il titolo della prima edizione del concorso dantesco nazionale promosso dall’Associazione Dante in rete e dal Centro Dantesco dei Frati Minori di Ravenna.
Qualche settimana dopo aver inviato il nostro elaborato – un percorso che indaga sulla libertà a partire dal Sommo Poeta e arriva ai giorni nostri attraverso la letteratura, il mito e l’arte – abbiamo ricevuto notifica di una Menzione d’onore ottenuta dalla nostra classe.
Martedì 14 aprile, trascorsa una mattinata tra disequazioni goniometriche e Aristofane, siamo partiti alla volta di Ravenna, capitale italiana della cultura nel 2015, per ricevere il “premio” ed esporre, davanti alla giuria e ai ragazzi delle altre scuole partecipanti, il nostro lavoro, preparato sotto la guida della prof.ssa Annamaria Cocuzza.
Giunti a destinazione, lasciate le borse in albergo, abbiamo visitato il centro storico della città e riguardato gli ultimi dettagli per l’esposizione dell’indomani mattina.
Abbondante la cena con cibi romagnoli e poi a letto distrutti!
Mercoledì 15, alle ore 8:30 in una sala del Municipio siamo stati accolti dalle parole del Sindaco di Ravenna, dell’Assessore alla Cultura sia Comunale sia Provinciale, e da Professori che avevano contribuito all’organizzazione del concorso. Tra gli ospiti d’onore anche la famosa poetessa russa, Olga Sedakova, a Ravenna da molti mesi con lo scopo di realizzare una nuova traduzione in russo della Divina Commedia.
Successivamente abbiamo reso omaggio alla tomba di Dante, accompagnati dalla recitazione a memoria del primo canto del Purgatorio da parte di un talentuoso coetaneo di un Istituto di Novi Ligure.
Il premio ci è stato consegnato dalla signora Cristina Mazzavillani Muti, Presidentessa del Ravenna Festival, nella sala Almagià, ricavata da un’ex fabbrica di zolfo, orgogliosamente trasformata in un centro adibito alla cultura. Motivazione del premio: la ricchezza e il rigore del nostro lavoro.
Dopo una tradizionale piadina romagnola, il pomeriggio si è concluso con la visita ai siti archeologi della città tra cui il mausoleo di Galla Placidia, S. Vitale e S. Apollinare Nuovo.
Siamo ora qui, stremati dopo un’intensa giornata, a gustarci un acceso tramonto primaverile a 300 km/h in direzione di Milano Centrale.
Edoardo Buscaroli
IV Liceo Classico